Ologrammi per non dimenticare: come mantenere viva la storia
Le grandi aziende sviluppano le tecnologie della realtà virtuale e della realtà aumentata soprattutto per realizzare videogiochi o applicazioni per il divertimento. Diverso invece è l’obiettivo della startup neozelandese 8i, che sta sviluppando un sistema per mantenere vivo il ricordo delle persone.
L’azienda è specializzata nel catturare immagini di persone e realizzare ologrammi in 3D per renderle immortali. È stato brevettato un sistema di 41 telecamere per mappare ogni parte del corpo e ricreare perfettamente le forme degli individui. Queste immagini volumetriche possono essere visualizzate attraverso lo smartphone o, per una migliore resa, con il visore VR o Holo. Registrando nuovi ologrammi da aggiungere alla propria collezione, sarà come incrementare il grande album delle foto di famiglia. Sarà possibile infatti rivedere le foto dei propri bambini e sovrapporre le immagini per avere un ricordo più nitido di come erano.
Si tratta di tecnologie che mantengono vivo sì il ricordo delle persone, ma soprattutto la storia. Il progetto più importante che 8i ha portato avanti con queste tecnologie è “New Dimensions in Testimony”. Con l’utilizzo della realtà aumentata e di quella virtuale, trasforma le storie raccolte dalla Shoah Foundation di Los Angeles in testimonianze dal vivo. Il protagonista principale è Pinchas Gutter, un sopravvissuto dell’Olocausto, che racconta la crudeltà all’interno dei campi di concentramento. Gutter appare sotto forma di ologramma, ma le sembianze e i movimenti sembrano talmente reali che il pubblico riesce ad emozionarsi ascoltando le sue parole.