A lezione con Professor Ologramma
L’Imperial College di Londra ha avviato il primo seminario universitario in cui a tenere lezione non saranno professori in carne ed ossa, ma bensì relatori americani sotto forma di ologramma.
Una soluzione di questo tipo permetterà di ospitare professori da tutto il mondo in modo virtuale, realistico e in 3D. Gli atenei saranno così capaci di organizzare conferenze internazionali in modo efficacie e veloce.
La tecnologia è stata sviluppata da Arht Media, un'azienda canadese. A differenza dei sistemi che riflettono immagini tridimensionali sotto forma di ologrammi completi e che arrivano a costare 150mila euro a sessione, questo tipo di tecnica utilizza uno schermo di vetro, uno sfondo nero e del software che offre l’effetto tridimensionale dell’immagine in movimento dello speaker.
“L’alternativa sarebbe stata usare un sistema di videoconferenza ma riteniamo che questi ologrammi diano un senso di presenza molto maggiore”, ha spiegato alla BBC il responsabile del laboratorio delle tecnologie del prestigioso College, David Lefevre. In questo modo le università riusciranno ad abbattere i limiti di tempo e di costo dovuti agli spostamenti dei docenti più talentuosi da tutto il mondo. Inoltre, le “lezioni in ologramma” potranno essere trasmesse in più aule contemporaneamente. Questo potrebbe riuscire ad aumentare l’offerta formativa e conseguentemente ad attrarre sempre più studenti che potranno avere accesso a "telepresenze universitarie" di spicco in modo facilitato. Sarà possibile ritrasmettere le lezioni anche nei giorni successivi, così da permettere a tutti gli iscritti di partecipare agli incontri.
"Investire su questo fronte è parte della nostra strategia per creare esperienze di apprendimento più flessibili e di più forte ispirazione per i nostri studenti", ha sottolineato con orgoglio il preside Francisco Veloso.
E voi sareste curiosi di assistere ad una lezione di un importante docente americano, comodamente seduti nelle aule universitarie della vostra città e senza prendere il primo volo per New York o Los Angeles?